domenica 30 maggio 2010

Cina di famiglia

“Devo andare 5 giorni in Cina” - scrivo in una breve mail a mio padre - “Tuo nonno, il padre di tua madre, era stato in Cina ad inizio '800? Mamma ha un bellissimo spillo che se non sbaglio lui portò da quel viaggio. E poi mi sembra di ricordare che aveva parecchie azioni della mitica Compagnia delle Indie. È così?”

La risposta non si fa attendere. “Mio nonno Friedrich Rupprecht von Virtsolog da cadetto dell'Accademia della Imperial-regia Marina di Pola partecipò ad una storica crociera in Estremo Oriente che giunse fino in Giappone e durò vari mesi. Se vuoi posso appurarne la data precisa perché dovrei avere da qualche parte un libro sulla storia di tale Marina. Egli lasciò il servizio abbastanza presto, nel grado di tenente di vascello, perché molto attaccato alla moglie e alla famiglia, comunque prima della nascita di mia madre. La crociera dovette aver luogo verso la metà del secolo. Poi fu promosso Korvettenkapitaen nella riserva. Una curiosità: quando prestava ancora servizio nell'Accademia Navale di Pola - non so che cosa insegnasse - era anche il direttore della banda! Dei figli, ottimi musicisti erano mia madre, soprano drammatico e pianista, e zio Fritz, eccellente violinista che, in pensione come prefetto (Hofrat=consigliere aulico) suonava regolarmente nell'eccellente orchestra sinfonica di Baden. Io la sentii nel 1952, quando andai in Austria dopo la maturità, nell'operetta Eine Nacht in Venedig di non so quale Strauss, se il padre o il figlio. Dal viaggio in Cina mio nonno portò una caterva di roba, quasi tutta rubata o distrutta quando i Russi requisirono la villa della Christallniggasse 9 con tutto quello che c'era dentro, che quando fu restituita non aveva più neanche gl'infissi delle finestre, probabilmente bruciati nei camini”.

“Sì papà, mi farebbe piacere sapere quando andò in Cina. Io sarò Shanghai e Pechino. E lui hai idea di dove andò e in quanto tempo e per quanto tempo?” Anche in questo caso mio padre non si fa attendere: “Credo con la Fregata Donau nel 1868. Andarono in Cina e in Giappone”.