L'immagine del nonno Guido e di suo fratello Mario è proprio uno spaccato della Grande guerra. Scrivo velocemente a mio padre: "Mi dicevi che è stata fatta sul Monte Grappa? Quanti anni avranno avuto? Mario era sposato? Aveva figli? Si è poi trasferito a Bari? Normalmente tuo padre ha un'aria fascinosissima, ma qui Mario lo batte".
Mario e Guido Ferraro
Mio padre risponde al volo: "Mi è
difficile indicare una data per le foto di mio Padre con Zio Mario; certamente
sono state prese durante la Prima Guerra Mondiale, ma non so bene né dove né
quando. Poiché mio Padre ha combattuto sul Grappa, ho pensato che fosse presa
colà, ma sono sicuro che era stato Guido a far visita a Mario, il quale
comandava una batteria ma non so dove; però probabilmente non lontano da dove era
impiegato mio Padre. Fra l'altro devo precisare che Zio Mario era già Maggiore,
come risulta dal retro di una delle due copie".
"Quanto al
fascino di Mario - aggiunge rapido - va detto che è stato un grandissimo conquistatore per tutta
la vita: si vantava che festeggiava ogni Capodanno passandolo in successione
con due donne diverse! Aveva avuto a lungo un'amante tedesca che si rifece viva
dopo la guerra, ma intanto lui si era già sposato con Zia Lia".
Mio padre va avanti: "Era del
1885, cioè di cinque anni più giovane di mio Padre. Sposò molto tardi - in
pensione da vari anni, col grado di Generale di Divisione - Lia Macrelli,
un'insegnante di francese nei licei, romagnola di Sant'Arcangelo, che aveva
anche un incarico all'Università di Bari, dove vivevano. Zio Mario vi aveva
passato l'ultima parte della sua carriera militare, e durante l'occupazione
alleata, essendo noto per la sua adamantina onestà, ebbe il delicatissimo
incarico di 'Commissario agli alloggi', che doveva assegnare i
medesimi ai sinistrati. Non credo che abbia mai avuto figli, o almeno non mi
risulta. Dovremmo avere una sua foto in divisa da Generale".
Riccardo Ferraro
Lascio la parola a mio padre. "La foto
di Riccardo, che è usata come cartolina postale diretta a Mario, dal timbro
postale (però poco leggibile) direi che è del 1910, quindi quando aveva 35
anni. Infatti era del '75, di cinque anni maggiore di mio Padre. Era il
primogenito di otto figli, seconda era la bellissima Valentina, Madre di
Ninnola. Riccardo al tempo della foto era ancora in servizio come Ufficiale di
Artiglieria, come tale avrebbe poi fatto anche lui la Prima Guerra Mondiale. Dopo
la fine di questa lasciò l'Esercito per sposare Antonietta Pagoni, una
dattilografa molto bella di umili natali e molto
più giovane di lui, senza 'dote militare'. Si ritirarono a vivere in una piccola proprietà vicino ad Albano
Laziale, dove sono stato loro ospite per due volte, nel '43 (mio fratello Luigi
mi venne a prendere il giorno della caduta di Mussolini, 25 luglio!) e poi dopo
la guerra, forse nel '47. Ho un ricordo affettuosissimo di queste due vacanze
presso di loro, la prima in verità era per allontanamento da Napoli a causa
delle bombe.
La
cartolina di Riccardo a Mario (presso il 9° Artiglieria, Pavia) è molto tenera:
Riccardo cerca di combinare le rispettive licenze per incontrarsi a Napoli.
La storia
di quando, giovanissimo allievo della Nunziatella, si era messo a rapporto col
Colonnello Comandante per il cibo scarso e/o cattivo è sicuramente autentica!"
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