domenica 24 gennaio 2010

Ancora nomignoli: Illipilli, Maggiolino e Ninnola

Da mio padre arrivano fantastiche storie, che trovo regolarmente in mail insospettabili. Lui vive costantemente connesso e la rete è la sua casa. Altro che digital native e hacker di ultima generazione. E così nella posta trovo un nuovo capitolo.

“A mano a mano mi stanno tornando alla mente tanti altri nomignoli di famiglia. Mia madre, che si chiamava Hildegarda, era chiamata dal marito Illipilli; mio fratello Mario, ch'era nato a maggio, era chiamato Maggiolino - il nome, graziosissimo, glielo aveva imposto la nostra governante Giuseppina, donna di buona cultura; il mio, sempre inventato da Giuseppina, era - e me ne vergogno assai! - Sasarone (chi sa poi perché?).

Ma il più noto, tanto da annullare praticamente il vero nome di battesimo (credo perfino sui documenti ufficiali), era quello di Ninnola, l'unica mia cugina prima italiana (in Austria ne avevo tre maschi e tre femmine), che certo tu ricordi: la madre di Valeria e Mauro. Pochissimi sanno che il suo vero nome era Immacolata, probabilmente in onore della Zia Tràcola o Babà. Quando nacque, da mia Zia Valentina, la sorella maggiore di mio padre, e dal marito zio Alfredo, si discusse molto circa il nome da imporle: piano piano si andò affermando quello, poi prescelto, di Immacolata appunto; però vi erano delle fiere resistenze, perché si diceva che fosse troppo lungo: ma una saggia comare osservò: ‘E che ce vo'? Si 'Mmaculata ve paretroppo luongo, vui chiammatela 'Mmaculatina!’ E invece poi si scelse Ninnola, o, meglio ancora, Ninnolina”.

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